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29 agosto 2012

Fic: Angelus


Autrice: RIRI

ANGELUS

Capitolo 4

I giorni si erano susseguiti fino a diventare settimane e poi addirittura mesi. Già, ormai era passato un mese intero da quando frequentava lo stesso Istituto di Ash, ma ancora il meraviglioso lato nascosto di Ash menzionato da Vera non si era fatto minimamente vedere.
Quella mattina non aveva preso il bus con lui, seguendolo semplicemente in volo dall'alto. Il giorno prima si era talmente arrabbiata, che non voleva passare un minuto di più nello stesso ambiente con lui, se non era necessario.
Quando però la corriera arrivò alla sua fermata, a Viridian, Misty anticipò il ragazzo, volando in un vicolo e accertandosi che nessuno fosse nei dintorni. Si abbracciò il busto, chinandosi e le ali le si protesero in avanti, quasi volessero avvolgerla, ma erano troppo piccole. Una luce acquamarina l'avvolse. Le ali si ritrassero, i vestiti mutarono in una cascata di luce, i lunghissimi capelli sfuggirono dalla loro pettinatura e si accorciarono di colpo, finendo nuovamente legati in un simpatico ciuffo a lato della testa. Quando la trasformazione fu finita, i suoi piedi toccarono nuovamente terra e le bastò alzare la testa per percepire Ash arrivare.
Prima ancora di vederlo corse fuori dal vicolo. Nel vederla spuntare, il ragazzo fece un balzo all'indietro, piuttosto stupito. Ma quando la riconobbe, la sua espressione spiazzata si fece una smorfia infastidita. Evidentemente anche lui si ricordava la sgradevole conversazione che avevano avuto il giorno prima, che davvero non era il caso di rivangare. Tanto, molto presto, anche quella si sarebbe persa tra le tante.
  • Buongiorno. – le disse, seppure parecchio controvoglia.
  • Buongiorno a te! – rispose Misty, ma lei ebbe un atteggiamento più solare che per un momento spiazzò il ragazzo.
  • Ti do fastidio se facciamo la strada insieme? –
  • Fai un po' come vuoi... la strada è pubblica. –
Misty ignorò quell'ultima uscita e insieme si rimisero a camminare lungo la strada. Erano quasi arrivati, quando qualcuno sbucò da un negozio, avvistando Ash immediatamente.
  • Ehi, Ash! – Misty lo riconobbe al volo.
  • Gary... – rispose il moro, evidentemente per niente entusiasta di vederlo.
  • Accidenti, sempre di buonumore, vedo. – poi il suo sguardo si spostò su Misty. – Non mi pare di conoscerti. Come avrai capito, mi chiamo Gary. E... tu sei? –
  • Mi chiamo Misty. –
  • Misty? – una seconda figura sbucò, affiancando il ragazzo. Era una ragazza, dai lunghi capelli blu e un bel sorriso stampato sulla faccia. – Misty Waterflower? – rincarò. Misty era confusa, ma annuì. Perché il volto di quella ragazza le pareva così familiare?
  • Io sono Lucinda! Ti ricordi di me? Abbiamo frequentato la stessa.... scuola. –
Un lampo attraversò la mente di Misty. Si ricordò di un angelo dagli sviluppati poteri artistici. Ma sì, era lievemente diversa nella sua forma umana, ma era lei!
  • Ma sicuro! Scusa, non ti avevo riconosciuta! – sorrise, imbarazzata.
  • Neppure io al primo colpo. –
  • Bene, vedo che vi conoscete. Il mondo è davvero piccolo. – disse Gary e le due risero. Poi si rivolse di nuovo ad Ash. – Comunque sia... hai saputo? Presto si terrà il Torneo Nazionale delle scuole migliori di Kanto, Hoenn e Sinnoh. –
  • Torneo Nazionale? –
  • Si tratta a quanto pare di un torneo organizzato come un normale campionato. Ma per dirla tutta le lotte non saranno solo pokémon contro pokémon... non so se mi spiego... –
  • Pokémon e allenatore si affiancheranno nel ring. Sì, lo so. –
  • Bene, vedo che sei informato. Bhe, comunque parteciperanno il tuo Istituto e altri due. Tutti gli studenti di ogni scuola parteciperanno e questo porterà a qualche centinaio di iscritti... ma solo i migliori arriveranno infondo. –
  • Come sempre. – sorrise Ash. L'eccitazione già gli si poteva leggere negli occhi. Gary sorrise, soddisfatto dell'effetto ricavato.
  • Immagino che tu non veda l'ora di scontrarti. – disse.
  • Vedo che mi conosci. Non vedo l'ora di vedere quali allenatori si presenteranno! Chissà se saranno abbastanza forti da... –
  • Da batterti? – chiese ironica Misty. Ash la fulminò con lo sguardo e lei per tutta risposta scrollò le spalle – Non puoi sempre crederti il migliore. Chi è troppo presuntuoso non va lontano, sai? –
  • Senti, ma... chi ti ha chiesto niente? –
  • Lo dico per te. –
  • E chi saresti, il mio angelo custode?! –
Misty soffocò una risata, ma il ragazzo parve non farci neanche caso. Lucinda invece, ricambiò la risata di Misty, evidentemente capendo al volo l'assurdità di quella scena.

Quel giorno vennero estratti i nuovi turni settimanali delle pulizie e, dono della sorte, Ash e Misty vennero pescati insieme. Da un lato a Misty poteva solo fare piacere, visto che così avrebbe avuto il modo di tenerlo d'occhio, come il suo compito diceva, dall'altro invece non poté impedirsi di esibire una bella smorfia. Un'altra ora accanto a quell'idiota. Ottimo...
Ash, dalla sua, pareva entusiasta esattamente come lei. Quando giunse la fine delle lezioni e tutti gli studenti lasciarono l'edificio, Misty si stiracchiò sulla sua sedia... prima che le arrivasse in testa un secchio vuoto.
  • Piantala di poltrire e dammi una mano. – sbottò Ash, passandole affianco con una scopa e cominciando a spazzare il pavimento. Misty osservò confusa il secchio. Non aveva mai pulito nulla in vita sua. Men che meno manualmente. Di certe faccende si occupavano le sue sorelle o la loro magia. Dopotutto... erano angeli. Stava ancora guardando il secchio con aria smarrita, quando Ash sbuffò.
  • Hai intenzione di restartene lì ancora un po' a fare amicizia con il secchio, oppure ti alzi sulle due gambe e lo vai a riempire d'acqua? –
  • Ehi, sto andando, sto andando! Frena la lingua... – Misty si alzò, uscendo dall'aula e dirigendosi ai bagni. Bhe, almeno un passo avanti l'aveva fatto: adesso sapeva cosa doveva farci con quell'affare.
Dopo che l'ebbe riempito d'acqua fredda, ritornò in aula, dove trovò Ash sbattere fuori dalla finestra i due cancellini, per pulirli del gesso che li ricopriva.
  • Ho fatto. E adesso? – lo avvisò, appoggiando il recipiente su un banco.
  • Bhe, adesso prendi quel mocho e lavi per terra. –
  • Perché io??? –
  • Perché io ho già spazzato per terra e perché sto facendo dell'altro. Non mi vedi? – disse con tono ironico e cantilenante che fece andare su tutte le furie la ragazza, che, messa in imbarazzo, fu tentata di spiaccicargli in faccia lo scopettone, invece che usarlo sul pavimento.
Ma d'altronde... non aveva tutti i torti. Lei non aveva ancora fatto niente... adagiò il secchio a terra e vi inzuppò il mocho. Cominciò a passarlo sul pavimento, ma subito si stufò, desiderando di utilizzare i suoi poteri. Uno schiocco di dita e tutto sarebbe stato lindo. Ma finché Ash era lì non poteva...
Persa nei suoi pensieri, passò con i piedi dove già aveva lavato, scivolando e investendo in pieno il secchio, che si rovesciò a terra, così che Misty piombò a terra con uno strillo, completamente fradicia.
  • Ehi! – Ash la raggiunse, abbandonando lo straccio con cui stava pulendo i banchi. – Tutto bene? –
  • Ahia.... – si lamentò Misty, massaggiandosi il sedere. Ash sorrise appena, quasi divertito.
  • Sei proprio una frana, lo sai? – non c'era cattiveria nella voce. Era un'innocente frase scherzosa che tuttavia fece saltare i nervi a Misty, già paonazza per la figuraccia.
  • E chi ti ha detto niente!!! – urlò furiosa, rimettendosi in piedi di scatto. I pantaloncini erano completamente zuppi, così come anche la maglia e la giacchetta della divisa.
  • Ehi, datti una calmata! Stavo solo scherzando! Certo che sei proprio permalosa... – sbottò il moro, tornando ad ignorarla e agguantando lo straccio, rimettendosi all'opera.
Misty guardò il pavimento. Era un disastro! Completamente inondato. E ora come avrebbe fatto? Ci sarebbe voluta un'eternità a finire. Osservò Ash e vide come passava lo straccio sui banchi. Forse... corse verso la cattedra, dove Pikachu si era bellamente appisolato, e ne agguantò uno anche lei. Si inginocchiò quindi dove c'era più bagnato e, dopo essersi trascinata vicino il secchio, si mise a passare il panno sulla pozza, strizzando di volta in volta il tessuto nel recipiente.
Ash la guardò. Quella ragazza era davvero un enigma. Un attimo prima era immobile e spaesata e l'attimo dopo sapeva esattamente cosa e come fare. Per non parlare dei terribili sbalzi lunatici che aveva. Sbuffò, finendo di passare l'ultimo banco. Bhe, lui aveva finito. Si voltò verso Misty. Lei ne avrebbe avuto ancora per un bel po', invece. Sospirò, avvicinandosi.
  • Vuoi una mano? –
Misty alzò appena la testa, ma non si fermò.
  • No, grazie. – il tono era... polemico? Ash sospirò. Era ancora offesa per prima?
  • Senti... guarda che l'avevo detto per scherzare. Non era un'offesa... –
  • Sei tu che hai tirato in ballo l'argomento. Per me era già acqua passata. – rispose lei, senza guardarlo negli occhi. Ma dal tono di voce Ash capì che intendeva l'esatto contrario. Cominciò a spazientirsi.
  • Ehi, guarda che nessuno mi obbliga a stare qui con te, sai? Sto cercando di farti un favore...–
  • Nessuno te lo ha chiesto! –
Ash la guardò un attimo interdetto, a metà di una frase. Quindi si morse le labbra per non lasciarsi sfuggire qualche altro insulto e si allontanò, raggiungendo di gran passo la cattedra. Vi sbatté sopra una mano e Pikachu si svegliò, sobbalzando.
  • Muoviti, Pikachu. Ce ne andiamo. –
Il pokémon guardò perplesso prima l'allenatore, poi Misty, ma Ash parve fregarsene, uscendo dall'aula senza salutarla.
Misty si voltò appena verso il piccolo topo giallo che, ancora scombussolato dal brusco risveglio, le rivolse un'ultima occhiata prima di seguire il ragazzo.
Presa da un moto di rabbia, Misty sbatté con violenza il panno ormai fradicio per terra, schizzandosi d'acqua ancora una volta.
Perché quel bamboccio la faceva tanto andare in bestia?! Stava per rimettersi al lavoro quando la sua mente venne folgorata da mille luci. Trattenne il respiro per lo spavento, prima che la sua vista si riempisse di figure. Vide una strada, tre persone sghignazzanti... no, due persone e un pokémon... e vide Ash, una sbarra metallica da cantiere.
Atterrò di faccia sul pavimento e solo allora riuscì a tornare presente a se stessa. La visione! Il collegamento empatico! Scattò in piedi. Ma che cosa le era saltato in mente? L'aveva lasciato andare via da solo?! Ma che razza di angelo custode era?!
Non c'era un solo secondo da perdere. Schioccò le dita e subito l'acqua sul pavimento si prosciugò, il secchio si rimise a posto e tutto andò in ordine. Si circondò il busto con le braccia e in pochi secondi riprese la sua forma originale. I capelli si allungarono, i vestiti mutarono e un paio di ali scattarono sulla sua schiena.
Senza aspettare oltre saettò fuori dalla finestra come un razzo. Non sapeva a che luogo corrispondesse la visione ma si lasciò guidare da una specie di istinto che diceva alle sue ali dove virare.
Quando finalmente avvistò qualcosa vide un cantiere. C'era Ash, assieme ad un bambino con gli occhiali, che fronteggiava il losco trio che aveva visto nella visione.
  • Pikachu! Superfulmine! – urlò Ash e subito il piccolo roditore giallo fulminò il trio, che venne sbalzato via da un'esplosione, lasciando nell'aria solo un eco indistinto: il Team Rocket riparte alla velocità della luce.
Tuttavia non era finita. L'esplosione aveva fatto oscillare un cavo d'acciaio a cui era legata una grossa e pesante sbarra metallica. Il cavo era già mezzo malandato per qualche motivo e quell'ennesima oscillazione lo tranciò del tutto, facendo precipitare l'oggetto verso i due, minacciando di schiacciarli.
Ormai non avevano più tempo per scansarsi. Misty scattò fulminea, alla velocità massima che le sue ali potevano consentirle. Si frappose fra la sbarra e i ragazzi proprio mentre Ash si accucciava prendendo tra le braccia il bambino, quasi a volerlo proteggere. Misty alzò le braccia e subito caricò sul proprio corpo il peso della sbarra d'acciaio. Essendo un angelo era infinitamente più forte e resistente di un umano, ma fatica la fece lo stesso. Con un ultimo gemito sforzato, la fece cadere di lato, così che si impalò a pochi centimetri dai due, invece che atterrare per il lungo.
Ash osò alzare la testa solo in quel momento. Osservò allibito la sbarra, ancora ansimante per la paura presa.
  • Wow... – disse – Siamo stati fortunati... –
  • Maaax!!! – Vera giunse sul luogo correndo a perdifiato, prima di lanciarsi contro al bambino e stritolandolo in un abbraccio spaccaossa.
Misty assistette alla scena dall'alto, ancora cercando di far tornare regolare il proprio respiro. Ansimava, ma più che per la fatica, per lo spavento che aveva preso. Era stata incauta e per poco Ash non ci rimetteva per colpa sua. Il suo compito era quello di proteggerlo, non di litigare con lui.
Vera guardò il bambino dritto negli occhi.
  • Mi ha chiamato la mamma! Ha detto che sei scappato di casa! Ma cosa ti è saltato in mente?! –
  • Mi mancavi, va bene?! Volevo... volevo raggiungerti. –
  • Max.... – la ragazza lo guardò stupita, poi lo abbracciò ancora. Ash, in piedi accanto a loro, sorrise.
  • Misty! – si voltò e vide Marina raggiungerla – Che cos'è successo?! Ho sentito che qualcosa non andava e... –
  • Nulla che potesse riguardare il tuo Protetto. Era il mio ad essere nei guai... come suo solito.–
  • Oh? Sbaglio o era tenerezza quella nella tua voce? –
  • Sbagli! –
  • Allora perché sei arrossita? –
  • Ma fammi il favore... –
In verità.... vedere Ash reagire a quel modo... rischiare la propria vita per salvare il fratellino di Vera... sorridere soddisfatto che stesse bene... non sapeva perché, ma dopo quelle sue azioni aveva cominciato a guardarlo in modo diverso. Quell'Ash ancora non lo conosceva.

Il giorno dopo, armandosi di tutto il coraggio che aveva e mandando alle ortiche il proprio orgoglio, si fece trovare sulla corriera prima che Ash salisse. Quando lo vide raggiungere il corridoio del bus, notandola, il suo sguardo variò da stupito a sulla difensiva. Si fece avanti, ma stava per passare oltre quando Misty, senza guardarlo in faccia, disse: – Questo posto è libero. –
Era parecchio un messaggio. Un ordine, forse. Fatto sta che il ragazzo lo recepì al volo, sedendosi al suo fianco, senza però degnarla di uno sguardo, al contrario di Pikachu, che passava continuamente lo sguardo da lei a lui e viceversa.
  • Senti... – mormorò Misty, prima di avere il tempo di pentirsene – Mi dispiace per ieri. Non avrei dovuto risponderti a quella maniera... –
Ash la guardò allibito per qualche secondo, prima di riprendere possesso della parola e schiarirsi la gola.
  • Ah, ehm... no, figurati. Sono io che ho sbagliato a gridarti subito addosso. Dopotutto sei nuova... e forse certe abitudini del nostro Istituto ancora non le conosci. –
  • Già, in effetti... ieri ero un po' spaesata. – sorrise, guardando fuori dal finestrino.
Ash la osservò. Certo che, quando non faceva divampare le fiamme dell'inferno, era davvero carina. Si voltò verso di lui e il ragazzo si sentì avvampare le guance per essere stato colto in flagrante nell'osservarla... per la seconda volta. Ma, al contrario di allora, Misty sorrise divertita.
  • E comunque sappi che non ci ho messo neppure tanto a pulire il pavimento, alla fine. –
  • Devo forse avere paura di scivolare, stamattina? –
  • Ma no, ma no! Fidati! –
  • Oh, certo, come no... – disse, ma subito sorrise, facendole l'occhiolino, per sottolineare che stava scherzando e che non doveva offendersi.
  • Va bene, facciamo così: entro prima io, ok? Così al massimo sarò io a rompermi l'osso del collo. –
  • Mi sembra giusto... –
Una volta raggiunta Viridian, dopo essere scesi dalla corriera e essere giunti all'Istituto, quando ebbero davanti la porta chiusa dell'aula, come d'accordo, fu Misty ad aprirla per prima. Ma non appena lo fece, fu investita da qualcosa... o meglio, qualcuno.
Stava ancora cercando di focalizzare cosa stesse succedendo, quando un viso entrò nella sua visuale.
  • Misty!!! Finalmente ti rivedo!!! – squittì una voce entusiasta. Il volto sorridente, i capelli lunghi e castani raccolti in due codini ai lati del collo. Ancora non riusciva concepire cosa la sua presenza lì volesse dire, fatto stava che davanti a lei c'era nientemeno che la sua amica Melody in persona.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

SIIIIII, Melody è tornataaaaaa! ^0^
Ora questa fic la amo doppiamente, anzi no, Triplamente, anzi no, DECIMAMENTE!
Gary: Non ha senso -.-
Ser: Lo so ^^''
Ci scommetto che nelle prime massimo 10 righe (se si contano i "Ciao che bello vederti" e "Ciao lui è Ash") Melody chiederà qualcosa tipo "E' il tuo protetto, eh? Ti piace?" e Misty diventerà rossa come un peperone XDD
Vabbè, forse ho un pò esagerato... Facciamo 20 righe, così c'è tempo anche per un breve litigio e Melody può tranquillamente capire tutto! XDD
E poi non vedo l'ora di sapere che è il protetto di Melody, ancora non l'ho capito O.o
Parlando del capitolo... Bellissimo! Davvero divertente, povera Misty! XD Sapete che anche io, una volta che mia madre stava male e mi misi a fare le faccende di casa, lavai a terra e poi feci uno scivolone perché mi ero chiusa in un angolino e tentavo di tornare in camera? XDDDD Quindi capisco perfettamente Misty! XDDD
E Ash è un idiota -.- Giuro, in nessuna fic l'ho detestato quanto in questa! Ma non pensare male, eh, mi piace TANTISSIMO, è Ash che avrebbe bisogno di una padellata.
Misty: Vado io ^w^
Ser: Aspetta qualche altro capitolo ^^''
Però vedo che all'ultimo si sono sorrisi *0* Meno male, anche se penso che ricominceranno presto a guardarsi in cagnesco XD
Lucinda -.- Lei è la protetta di Gary? O di Paul? O forse di Kenny? Comunque spero che non si avvicini ad Ash -.-
Ah, e Vera... Ma Drew C'E', vero? O.o (come ti ho detto, Ash e Vera li vedo molto in relazione insegnante-allievo, e se c'è Drew sono molto più predisposta a farli stare seduti vicini ^^'')
Gary: Fissata
Ser: Zitto tu >___>
Mi anticipi qualcosina? *^* Pleaaaaaaase!!!!
Sei veramente bravissima, ADORO questa storia, è geniale, scritta benissimo e... insomma, è incredibile!
Un bacione, aspetto il prossimo capitolo con ansia!
Complimenti!
Ser <3 <3 <3

Anonimo ha detto...

Ciao Ser! Stavolta sono io ad essere in stra ritardo con le anticipazioni, anche perché mi sa che le leggerai il giorno della pubblicazione del prossimo capitolo... O__O
Dunque... andiamo per ordine... sì, Melody è tornata. Ma all'inizio non avrà occhi che per le sue amiche, quindi il povero Ash non verrà minimamente considerato.. U__U
Il protetto di Melody... non te lo dico! :P ahaha bhe, più che altro, ti posso dire che è l'UNICO che mi è venuto in mente al momento di scrivere il capitolo.
Ash.... è un idiota? BENONE! Allora sono riuscita nel mio intento!DOVEVA essere uno (scusatemi il termine) stronzino e se mi dici così vuol dire che ho reso l'idea. ^^
Lucinda. Lei è la Custode di Gary. Non si è capito? Mi sono ricordata dell'autentica adorazione che aveva per lui in DP, così ho deciso di riportarla qui. ^^
E ora le anticipazioni: nel prossimo capitolo, come ben si sarà già capito, il trio si riunirà di nuovo. Le tre M: Misty, Marina e Melody.
E, diciamo, ci sarà una svolta nella storia. Finalmente inizierà a saltare fuori il vero PERCHE' della fic. ^^
Detto questo... ti lascio alla prossima lettura! (Sperando che la mail sia arrivata a Ya_Chan.. -__-)
Un bacione,
Riri