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7 ottobre 2012

Fic in corso: Cap 42

Un momento di raccolta...oh uhm...fatto. C'è un motivo per cui ci ho impiegato tanto per questo capitolo, non solo la mia salute, ma perché essendo a pochi capitoli dalla fine, devo cercare di inserire tutte le parti fondamentali. Ma dando un occhiata a quello che ho scritto finora, saranno come sei o sette capitoli per la fine, anche tagliando molte scene. Quindi, resteremo insieme anche nel prossimo anno XD Solo la fine del mondo, mi impedirebbe di dare una fine a questa fic XDD
Pian piano le varie storie prenderanno forma e avranno un senso. Quindi, non arrendetevi, manca poco! ^^

Riassunto: Il Team Luce, un gruppo di dominatori di cui leader è Misty, intraprende un lungo viaggio con l'obiettivo di raggiungere il Paese del fuoco e far terminare la guerra. Finora hanno incontrato nemici, amici e tipi misteriosi. Hanno combattuto, sofferto e festeggiato. Il percorso si è fatto sempre più difficile, ma gli ostacoli li hanno resi più forti e determinati.
Fino a che, la rivelazione di Melody mette un freno al loro viaggio. L'esercito del Paese del fuoco, è davvero pronto ad attaccare? Cosa decideranno di fare a questo punto?
BLUE BIRD ILLUSION
Cap. 42


Un fischio...un esplosione...caldo, molto caldo.
Si svegliò di colpo, non appena avvertì che qualcosa si stava avvicinando a lei. Appena in tempo per evitare un colpo diretto al cuore. Strisciando indietro, cercò di rimettere insieme le immagini confuse. Delle figure minacciose erano davanti a lei e volevano la sua morte.
Fece quello che era solita fare davanti al nemico, con un gesto di braccia cercò di spazzarli via con il dominio.
Ma le sue braccia si mossero inutilmente sferzando l'aria calda e intossicante. Niente, nessun segno del suo dominio.
Panico. Si ribaltò e cercò disperatamente di rimettersi in piedi per poter scappare dai suoi assalitori.
Loro rimasero a guardarla con un ghigno divertito e neanche impegnandosi a riacciuffarla. Sapevano che era come un Rattata in trappola, non aveva modo di combattere e non sapeva neanche il perché.
Non appena raggiunse la fine di quel sentiero da cui proveniva, si fermò a riprendere fiato. Era difficile respirare in quelle condizioni, soprattutto senza un po' di aria pura. I suoi capelli castani si erano appiccicati al viso per il sudore e cercando di spostarli, si accorse che erano stati tagliati di netto. I suoi lunghi capelli castani, avevano subito un drastico incontro con qualcosa di affilato.
Nel rimettere insieme le idee sul da farsi, il suo occhio cadde giù per la collina.
Si portò una mano alla bocca. Era uno spettacolo spaventoso. Il monte scuro con il cielo rosso, le facevano da cornice.
Spaventata indietreggiò, ma sentì le risate dei suoi inseguitori. La stavano raggiungendo.
Doveva scappare, non sapeva dove però...quel luogo era così orribile e pareva una trappola senza via d'uscita. Ovunque si voltasse, c'erano delle persone che volevano assalirla.
Allora decise di fare una pazzia e scivolò giù per la collina, si sarebbe mischiata tra le persone, che erano troppe impegnate a combattere per farle caso.
Ma qualcosa la trattenne, il bordo del vestito si era incastrato in uno dei arbusti mentre scendeva, finendo così per perdere l'equilibrio e rotolare giù.
Quando riaprì gli occhi, sussultò dallo spavento nell'essere caduta vicino ad un corpo senza vita. In preda alla disperazione, cercò di ricacciare la voglia di rigettare e riprese a scappare.
Ma era come un susseguirsi di scene terribili, non voleva vedere ma era costretta a passarci vicino, se voleva avere qualche speranza di ritrovare qualcuno che potesse aiutarla.
Finché, non poco distante trovò una scena ancora più raccapricciante. Due figure umane chinate a terra. Si portò le mani al viso e lanciò un grido. Era tutto perduto.

Sapevano in cuor loro, che prima o poi sarebbe accaduto, ma speravano prima di riuscire a raggiungere il loro obiettivo.
Però la visione di Melody parlava chiaro, il Signore del fuoco aveva pronte le sue armate per invadere gli altri paesi e finalmente dominare l'intero mondo.
Sul gruppo era calato un silenzio tombale, l'allegria di un ora prima era sparita dai loro visi. Essere messi al corrente di una tale minaccia, non era cosa da tutti giorni.
  • Tu ne sapevi qualcosa?- chiese Brock ad Ash.
Lui era scioccato quanto loro. Scosse la testa.
  • Io...non venivo messo al corrente dei piani di guerra, o perlomeno non mi interessavo. Ma avrei dovuto sospettarlo- ammise- Noi del Team Magma ci occupavamo di addentrarci nei vari paesi o villaggi e devastare tutto. Però perché mandarci a fare queste missioni, se non c'era niente da guadagnarci?- scosse la testa con rabbia. Perché non ci aveva pensato prima?- Ora comprendo che eravamo solo parte di un grande piano.
  • Mh...inoltrarsi tra la gente, spaventarla per evitare che qualcuno possa rendersi conto dei loro veri obiettivi...- rifletté Brock.
  • Anche sbarazzarci dei ribelli, faceva parte di quel piano- Ash ricordò con rammarico quando la sua missione era appunto l'eliminazione del Team Luce.
  • Chiaro, senza minacce di ribelli e la gente impaurita dal Signore del fuoco che pareva essere dappertutto...nessuno avrebbe notato che nel frattempo il Paese del fuoco aveva riunito i suoi guerrieri per prepararli all'attacco decisivo- Brock si tenne la testa tra le mani- Non lo avevamo capito neanche noi. Eravamo così presi dagli attacchi del Team Magma, che l'idea che il Signore non se ne sarebbe stato con le mani in mano, non ci aveva sfiorato.
  • Quindi, è tutto inutile?- chiese Dawn demoralizzata.
  • Come pensi che potremmo combattere contro un intero esercito?- fece May irritata e spaventata. Niente stava procedendo come nei loro piani.
  • Misty...- Brock la guardò. Era silenziosa e fissava il suolo. Doveva essere stato uno shock anche per lei, aveva dedicato tutte le sue energie in quel viaggio, a quell'obiettivo...
  • Proseguiamo- dichiarò lei alzando la testa. Gli altri si sorpresero della sua decisione- Melody ha visto la situazione attraverso Gary. Ma la sua visione non è completa. Sappiamo che il Paese del fuoco sta preparando il suo esercito, ma non sappiamo quando di preciso saranno pronti per attaccare. Il fatto che il Team Magma stia ancora tentando di attaccarci, può significare che l'esercito non è ancora pronto. Rappresentiamo sicuramente un ostacolo al loro piano se si sono presi la briga di mandarci il Team Magma. Non credete che se avessero già pronto il loro esercito, non l'avrebbe già utilizzato contro di noi?
I ragazzi rimasero in silenzio, Misty non aveva del tutto torto. Poteva esserci ancora una speranza.
  • Piccola, ma pur sempre una speranza- disse Brock con un piccolo sorriso. Guardò Misty e lei annuì.
  • Aspettate- intervenne Ash perplesso- È vero, non abbiamo garanzie che l'esercito sia già pronto, ma chi ci assicura che Gary non abbia mentito?- il gruppetto lo guardò confuso, così cercò di spiegarsi. Incrociò le braccia- Conosco Gary, so a che livelli può arrivare. Così che non mi sorprenderei se Gary fosse in grado di manipolare la sua stessa mente.
  • Vuoi dire che Gary avrebbe volontariamente fatto vedere quelle immagini?- chiese Brock stupito. Ash annuì.
Misty ricordò che in quell'occasione Gary non aveva evitato l'attaccato di Melody. L'aveva vista arrivare, ma non si era difeso, no, l'aveva accolta con un sorriso malefico. Poi guardò la dominatrice dell'aria. Pareva pallida.
Melody chinò la testa e strinse forte le mani nel vestito. Un ondata di disgusto e panico pervase la castana. Possibile che fosse riuscito a ingannarla?
  • Come poteva conoscere in anticipo la tecnica di Melody?- chiese May- Non ha viaggiato con noi, non ci conosce così bene da sapere in anticipo le nostre mosse.
  • Forse no- ammise Ash- Però sapeva che Melody era una dominatrice dell'aria. Ricordate? L'aveva vista in azione il giorno del Contest dei domini.
May si zittì e spalancò gli occhi. Già, quel giorno lei, Melody e Dawn si erano esibite senza saperlo davanti al Team Magma. Davanti ai loro nemici. Avevano rivelato le loro capacità!
  • Ma per quale motivo mentire?- chiese Dawn- Perché farle vedere quell'esercito, se non esiste?
  • Non mi sorprenderei se fosse un piano di Gary- disse Ash- Forse una trappola per renderci meno sicuri e quindi più vulnerabili. E...- guardò la castana dai lunghi capelli. Fece una pausa, non sapeva se era il caso di farlo presente- è possibile che Gary abbia avuto la possibilità di entrare nella testa di Melody.
  • È impossibile!- esclamò inorridita Misty- Pensi che Melody possa permettergli di entrare nei suoi pensieri!
  • Dico che è una possibilità!- ribatté Ash serio. Neanche a lui faceva piacere questa eventualità- Un modo per avere informazioni su di noi, attraverso lei. Gary è solito usare queste strategie.
  • Melody è una brava dominatrice dell'aria e tu vuoi farmi credere che Gary avrebbe potuto ribaltare la sua tecnica contro se stessa!- Misty era visibilmente arrabbiata.
  • Non dico questo!- iniziò a scaldarsi anche Ash, era un continuo ribattere di Misty- Sarà anche un ottima dominatrice dell'aria, ma qui si parla di Gary. Tu non lo conosci, tutti voi non lo conoscete come lo conosco io!- nelle sue parole traspariva il rancore che nutriva per lui.
  • Non direi...- Misty mostrò la sua mano ancora con i segni della sua ultima battaglia contro Gary- Ho avuto già modo di confrontarmi con lui.
  • Quella è solo una minima parte di quello che è capace di fare. Se non fossi intervenuto, Gary non si sarebbe limitato a renderti innocua!- Lui la fisso, fermo nella sua posizione. Misty indietreggiò istintivamente. Non voleva ammetterlo, ma Ash aveva ragione- Lui è spietato, pericoloso e astuto. È tra i migliori del Team Magma, proprio per questo. E in questo momento potrebbe avere informazioni importanti su di noi.
Questa realtà cadde su di loro come un macigno. Anche la più piccola speranza se n'era andata.
Melody si alzò in piedi d'un scatto.
  • Non era una visione falsa!- esclamò la castana, sul bordo di un esaurimento nervoso- Io so quel che ho visto! E Gary può aver in qualche modo evaso la mia tecnica, ma non del tutto. Quei suoi ricordi sono impressi nella mia pelle, non nella tua!
Ash rimase silenzioso, era la prima volta che Melody dava escandescenze in pubblico e soprattutto contro di lui. Era forse la conseguenza di quell'esperienza?
  • D'accordo- cercò di intervenire Brock per calmare gli animi- Direi che possiamo parlarne con calma più tardi, magari facendoci una dormita sopra.
  • Non sono d'accordo- disse May- Più passiamo il tempo a parlarne, più le probabilità di venire attaccati aumentano.
  • Melody non è nelle condizioni per affrontare questo discorso- disapprovò lui.
  • Non trattarmi come una malata, Brock- fece Melody risentita- Sono d'accordo nell'affrontare ora l'argomento. È per questo che siamo qui, no?
Brock sembrò inquieto e cercò appoggiò nello sguardo di Misty. Ma lei stava fissando avanti a sé, persa nei suoi pensieri. Poi tornò alla realtà e lo guardò. Annuì.
  • Capisco come si sentano, Brock- spiegò- E se siete d'accordo, direi che questo è il momento di mettere in chiaro le intenzioni di ognuno di noi- prese una pausa- Abbiamo ormai chiaro del pericolo che può rappresentare Gary. Ma non mi cambia molto. O lui o il Signore del fuoco o l'esercito intero, non m'interessa chi dovrò affrontare per far terminare la guerra. Era chiaro che i nostri nemici non sarebbero stati facili da sconfiggere, ma non per questo è impossibile. Sono umani come noi e certamente avranno i loro punti deboli. Io so che ce la possiamo fare- poi guardò il gruppetto come aspettando qualche commento- Per quanto mi riguarda, anche se si trattasse di una trappola di Gary, che ben venga. Non è l'unico che vuole lo scontro- dicendo questo, li guardò con decisione e determinazione.
Misty aveva anche fin troppe cose da fargli pagare a quel dominatore e sentiva bruciarle il sangue al solo pensiero di scontrarsi nuovamente con lui.
Brock la osservò preoccupato, per qualche istante vide rinascere la Misty che aveva conosciuto nel loro primo incontro. Una Misty spinta dall'odio e la vendetta. E sapeva che questo non portava a niente di buono.
  • Non sei l'unica che ha un conto in sospeso con Gary, Misty- intervenne Ash- Non era questo lo scopo iniziale del vostro viaggio, no? Ma dal momento che inizieremo ad addentrarci nei territori del paese del fuoco, dovrete dare ascolto a me. Sono l'unico di voi che conosce quei posti e il loro modo di combattere. Qualcosa in contrario?- Misty scosse la testa- Bene, allora io proseguo.
  • Qualcosa mi dice che se vi lascio andare, non so in quale pasticcio vi possiate cacciare- scherzò Brock, poi tornò serio- Ma ha ragione Ash, era questo il nostro obiettivo dall'inizio e io non me la sento di rinunciare proprio adesso. Finché l'esercito non verrà allo scoperto, abbiamo qualche possibilità. Io voglio tentare fino alla fine.
  • Lo stesso vale per me- disse Dawn con ritrovata positività- Io credo nel nostro gruppo, insieme possiamo fare la differenza. So che più ci avviciniamo ai territori dei nostri nemici, più ho la possibilità di scoprire dove hanno portato mia madre.
  • Be', mi sembra ovvio che io non rinuncerò a prendere a calci il Signore del fuoco- disse May con un sorrisino divertito, poi aggiunse con malinconia- Come per Dawn, anche per me ci sono più possibilità di trovare lì i miei genitori. E per il mio fratellino, sarò più tranquilla se potrà contare sulla protezione dei nostri genitori.
Terminato di parlare, i ragazzi si voltarono ad ascoltare Melody, che aveva uno sguardo diverso dal solito. Una serietà insolita in lei.
  • Io certo non vi fermerò. Non ho motivo per rimanere qui, nella mia isola non c'è nessuno ad aspettarmi. Verrò con voi, come ho fatto in passato.


≈≈≈**≈≈≈**≈≈≈**≈≈≈


  • George, George!
  • Mh?- alzò lo sguardo dal laghetto, che da qualche minuto fissava assorto, per poi esclamare- Cosa...?! Mist...!
  • Shh!- gli tappò la bocca- Potresti evitare di farmi saltare la copertura?
Il ragazzino dai capelli castani la guardò sorpreso, poi levò la mano di Misty dalla bocca.
  • Che hai fatto hai capelli- le bisbigliò all'orecchio in tono di rimprovero.
Lei scosse la testa. I suoi lunghi capelli color arancio, avevano subito un drastico taglio, legati in un piccolo codino dietro la testa.
  • Me l'hai detto tu, che l'unico modo per poter apprendere direttamente le tecniche del dominio, era farmi passare per maschio.
  • Ma era un modo di dire!- poi cercò di abbassare nuovamente la voce. Non erano soli, c'erano altri ragazzini che camminavano attorno a loro e potevano sentire i loro discorsi- Non lo dicevo sul serio. Misty, è una pazzia. Non puoi farlo, sei una lady e ti scopriranno subito. E' contro la legge.
  • Non m'interessa- alzò le spalle e si sistemò i pantaloni che un po' le erano lunghi. Indossava una maglietta bianca a manica corta con il colletto, che le arrivava ai fianchi e una cintura in vita. Dei pantaloni blu con stivali imbottiti.
  • E per di più, hai indosso i miei vestiti!- sbottò lui tra l'arrabbiato e il vergognato- Come hai fatto...?
  • Semplice, tua madre mi ha fatto entrare. Con una scusa mi sono introdotta nella tua stanza e ho preso qualche vestito dal tuo armadio- spiegò con tranquillità.
  • Non dovevi farlo!- esclamò lui paonazzo. Lei lo guardò confusa per la sua reazione esagerata, poi si guardò intorno.
  • E così, è questa la famosa scuola per dominatori...- era emozionata di trovarsi finalmente lì- Da fuori potevo solo sbirciare, ma una volta dentro è un'altra cosa.
  • Non cambiare discorso! Perché non me l'hai detto prima, invece di rubarmi i vestiti?
  • Li ho presi solo in prestito- precisò lei offesa- E meno male che non sei tanto cresciuto in altezza, altrimenti sarebbe stato un casino muovermi con questi pantaloni.
  • Con questo vorresti dirmi che sono basso?!- poi scrollò la testa- No, aspetta, so cosa vuoi fare. Vuoi farmi arrabbiare, per cambiare discorso.
  • Non capisco perché ne fai una tragedia, George. Non è la prima volta che indosso i tuoi vestiti. Da piccoli addirittura ci eravamo scambiati gli abiti e non stavi male vestito da fem...- George le tappò subito la bocca.
  • Ero un bambino! Eravamo bambini, era un'altra situazione. Ma sorvoliamo su questo particolare- fece lui ancora paonazzo, ma cercando di riprendere la calma- Cosa farai quando scopriranno chi sei? Non potevi aspettare che io apprendessi le tecniche e te le insegnassi poi? Abbiamo sempre fatto così...
  • George, non posso aspettare- disse lei seria- Il tempo stringe, e se non imparo alla svelta, potrebbe essere troppo tardi...
George la guardò, sapeva a cosa si riferiva. In un momento o l'altro i dominatori del fuoco potevano tornare.
  • Sta tranquillo, starò attenta- cercò di rassicurarlo- Mi comporterò come un maschio esemplare, nessuno avrà dei sospetti- si batté un colpo sul petto fiduciosa.
  • Suppongo che io sia ancora troppo debole per proteggerti...- mormorò triste a bassa voce.
  • Eh?- lei si sporse per ascoltare.
  • Niente- si voltò- Stammi vicina, d'accordo? Almeno se finisci nei guai, potrò intervenire subito.
  • Lo dici come se fosse ovvio che mi caccerò nei guai- brontolò lei.
  • Ragazzi, tutti in fila e composti!- disse la voce di un adulto, battendo le mani per ottenere attenzione- Sta arrivando il Maestro.
I ragazzini tutti sparpagliati nell'atrio all'aperto, corsero a sistemarsi in due file. Lo stesso fecero Misty e George.
  • Senti...- sussurrò George alla ragazzina, entrambi mantenendo lo sguardo in avanti- Quando sei stata nella mia stanza...hai notato qualcosa?- chiese con un po' di imbarazzo e disagio, che però Misty non notò.
  • Mh? Tipo cosa? Non sono stata tanto a guardarmi intorno, ho preso al volo due o tre cose e sono schizzata via.
  • Ah...be', meglio così- alzò le spalle sollevato.
  • Certo che sei strano...- commentò lei confusa, ma se ne dimenticò presto.


La mano inguantata scivolò sulla rilegatura del libro antico. Segreti, sempre segreti.
Quel mondo di adulti era fatto solo di segreti.
E loro, che ruolo rivestivano in tutta quella storia?
Pareva quasi fossero delle specie di burattini, bambole manovrate da un abile marionettista, inconsapevoli del proprio destino.
Con una mano toccò la soffice sciarpa azzurra e con l'altra aprì il libro ad una pagina e lesse in silenzio. Richiuse il libro e lo ripose nella sua borsa.
Si alzò in piedi, si sistemò il mantello sulle spalle e si guardò indietro. La stanza che per un lungo periodo lo aveva ospitato e che aveva racchiuso in sé le sue speranze e le sue angosce.
George, sei ancora in tempo per tornare nel gruppo. Lascia il Team Aqua, è l’unico modo per salvarti. Insieme a te, questa volta ce la faremo, te lo prometto.
Era ora di dare un taglio...
Attento a come decidi di muoverti, George...basta un passo falso e potresti cadere molto in basso.
Si voltò e aprì la porta.
Era ora di tagliare i fili del burattinaio e prendere pieno possesso dei proprio destino.

    ≈≈≈**≈≈≈**≈≈≈**≈≈≈

    Erano passati come tre giorni, da quando Misty era tornata nel Team Luce e il gruppo aveva ricevuto la notizia di un probabile esercito del fuoco, pronto ad attaccare. Ciononostante, il gruppo era rimasto unito e con una ritrovata volontà, si stava addentrando nei territori del paese del fuoco.
    Ed era stata presa la decisione, che in quanto sempre in costante pericolo in quei luoghi, il carro li avrebbe solo rallentati. Quel carro era stato comprato apposta per fingersi dei semplici viandanti e fare i loro spettacolini. Ma ormai il Team Magma conosceva la loro identità ed era inutile fingere. Dovevano proseguire a piedi e aspettarsi in qualsiasi momento un attacco. Soprattutto dopo l'ultima battaglia.
    Così, a malincuore, il carro era stato nascosto in un piccola caverna, in attesa che una volta terminata la battaglia, sarebbero tornati a recuperarlo.
    Quella mattina, si erano incamminati addentrandosi nel bosco Smeraldo, che li avrebbe condotti ad una città. Ma durante il percorso, una folta nebbia li sommerse.
    • Non è nebbia normale- fece Melody. Era tesa, così come tutti gli altri.
    • Non credo che siano loro. Non è il loro modo di attaccare. Comunque non dovrebbe mancare molto alla città di Smeraldopoli- disse Ash. Stava in prima fila a condurre il gruppo, con Pikachu che gli stava sulle spalle per evitare che qualcuno gli pestasse la coda per colpa della nebbia.
    • Sicuro che non ci siamo persi?- chiese Misty dubbiosa. Lasciare Ash che li guidasse, era comunque un azzardo.
    Il moro le fece una smorfia voltandosi a guardarla. In quell'istante alle sue spalle, Misty notò un piccolo bagliore di luce.
    • Avete visto?- fece lei perplessa. Era stato così veloce, che non era certa di aver visto bene con quella nebbia.
    • Sì, qualcosa si sta muovendo- confermò May- Ma è così veloce, che non riesco a capire cosa sia e dove sia.
    • Ah, ho visto una figura!- esclamò Dawn, indicando un punto nella nebbia, dove ora non c'era niente.
    • Anche io!- Melody indicò un altro punto.
    • Nemici- concluse Brock. Non c'erano altre spiegazioni in quella circostanza- In allerta...siamo ancora dentro la nebbia, ci vedranno poco come noi- guardò il moro- Ash, non usare ancora il tuo dominio, saresti per loro come un bersaglio facile.
    Lui annuì e il gruppo avanzò adagio, mantenendosi compatti. Ancora dei piccoli bagliori nella nebbia, rumore di foglie sbalzate via e un borbottio.
    • È una mia impressione, o sono voci?- chiese Ash.
    • No, non ti sbagli- disse Melody- Però è una sola voce.
    • Ah!- Dawn si attaccò al braccio di Brock- L'ho sentito! Mi ha sfiorato!
    • Sembra che ci abbiano circondati- disse Misty- Però perché non ci attaccano?
    • Attenzione! Si sta avvicinando!- avvisò May, ma fu così veloce che raggiunse il gruppo passandogli in mezzo, lasciando dietro una folata di vento.
    • Ahhh!- gridò Misty, nel momento che qualcosa la trascinò via, scomparendo dalla vista dei compagni. Subito dopo si sentì un rumore di ruzzolata sul terreno.
    • Misty!- gridò Ash e accese una fiammella per cercarla. Ma non la vide attorno a loro. Doveva essere stata trascinata con la forza.

    • Guardate, c'è una discesa più avanti!- disse Dawn, indicando la scia di rami spezzati e terra sbattuta.
    Misty nel frattempo aveva aperto gli occhi, dopo averli serrati per lo spavento. Sentì come se una mandria di Tauros, l'avesse appena investita e l'avesse trascina in un baratro. Sentiva i lividi della caduta e qualcosa che le impediva di muoversi. Subito dopo si accorse che quel qualcosa che l'aveva travolta, era sopra di lei. Incrociò i suoi occhi color arancio e il suo viso era a pochi centimetri dal suo, con uno sguardo sorpreso quanto il suo. Era un umano.
    • Ahhh!- per lo spavento, istintivamente Misty lo attaccò con un attacco d'acqua, che lui evitò spostandosi subito.
    Balzò in piedi e Misty poté guardarlo con più calma. Occhi arancioni e capelli biondi piegati all'insù.
    • Sei una ragazza!- esclamò lui puntandola con un dito.
    • Qualcosa in contrario?- fece lei alzandosi e squadrandolo- Chi sei! E che intenzioni hai!- si posizionò per attaccare.
    • Calma, calma!- agitò le mani- Non è il caso di litigare! E poi, dovrei essere io a essere arrabbiato. Ti sei messa in mezzo al mio cammino- fece lui incrociando le braccia. Misty inarcò un sopracciglio. Lei? Ma se era stato lui a venirle letteralmente addosso!- Dovrei farti una super multa, ma...- la osservò- visto che sei così carina, chiuderò un occhio per stavolta.
    Che faccia tosta quel tipo! E per di più doveva anche ringraziarlo?!
    Lo avrebbe volentieri preso a calci, ma sembrava innocuo. Anzi, si guardava intorno agitato, come cercando qualcosa.
    • Ma dov'è? Dov'è?
    In quel momento dalla nebbia spuntò un attacco di fuoco. Il biondino si chinò e evitò l'attacco, come se niente fosse.
    Misty guardò incredule il movimento del biondino, mentre i suoi amici la raggiungevano.
    • Misty! Stai bene?- chiese preoccupato Brock.
    Lei annuì. Solo ora si era resa conto che quel ragazzo, l'aveva trascinata lontano per metri e metri e che per poco l'avrebbe fatta cadere nel burrone poco distante.
    • Ehi, chi è stato di voi ad attaccarmi!- si lamentò il biondo.
    • Io!- esclamò Ash, mostrandosi con il fuoco alle mani. Lui non parve impressionato di aver davanti un dominatore del fuoco.
    • Ehi, ti si è dato di volta il cervello!- lo sgridò- Per poco non mi colpivi! A te la multa non la tolgo!
    Ash lo guardò confuso. Che stava borbottando?
    • Se sei qui, è per attaccarci, no?- disse Ash, chiedendosi perché il biondo non avesse avuto nessuna reazione. Quasi tutti quelli che aveva incontrato, avevano espressioni di disgusto, odio e paura.
    • Perché dovrei...ah!- si guardò intorno nuovamente- Quasi mi fai dimenticare! Ma dove sarà?
    Dawn lo osservò meglio, quel modo di fare, quel modo di parlare, gli ricordava qualcuno...
    • ...Barry?- disse infine Dawn incerta. Il gruppetto guardò prima lei e poi il biondo. Lui parve solo in quel momento essersi accorta di lei.
    • Dawn!- esclamò allegro e l'abbracciò- Kenny mi aveva detto che ci saresti stata sicuramente.
    • Kenny? È con te?
    • Sì, cioè no. È troppo lento, così mi sono avviato per prima.
    • Dawn, vi conoscete?- chiese May.
    La dominatrice della foglia, annuì.
    • Sì, viveva nello stesso villaggio mio e di Kenny, ma i suoi genitori erano sempre in movimento per lavoro, così che si sono trasferiti altrove- poi spiegò- Barry è un dominatore del fulmine.
    • Questo spiega perché vedevamo solo un bagliore- disse Melody.
    • E il perché io non riuscissi a capire dov'eri, muovendoti così velocemente- disse May.
    • Perché allora ci hai attaccato?- chiese Brock.
    • Attaccarvi? Non mi ero neanche accorto della vostra presenza!
    • Se non sei un nemico, che stavi facendo prima?- chiese Misty.
    • Quello che stavate facendo voi suppongo. Cercare lo stadio del concorso! Dalle ultime informazioni, so che era da queste parti.
    Il gruppetto si guardò confuso.
    • Concorso?
    • Il concorso dei domini.


    ≈≈≈**≈≈≈**≈≈≈**≈≈≈


    • Argh!!- lo afferrò per il braccio e con una spinta del corpo lo sollevo e lo ribaltò.
    L'uomo sbatté a terra, insieme ad altri tre uomini, conciati male.
    • Avanti, c'è né anche per gli altri! Fatevi sotto!- gridò la donna, sotto gli occhi atterriti di quei uomini che erano rimasti a guardarla stendere i primi sfortunati che si erano azzardati a importunarla- Cos'è? Gli uomini sono codardi persino per battersi con una donna?
    • Senti, bellezza, sarai anche fortunata, ma non puoi venire qui e pretendere di poterti battere seriamente con dei uomini...- due uomini robusti si avvicinarono a lei.
    • Ah sì? E voi saresti gli uomini?- indicò quelli che aveva già steso- Pensavo foste più resistenti.
    • Chi si crede di essere questa...- fece uno, ma fu zittito dall'altro.
    • Vedo che ti serve una lezione, per farti abbassare la cresta- lui e tre uomini la circondarono- Ma se chiederai perdono, potremmo anche non rovinarti quel bel faccino...
    • Ah ah ah!- rise ironica- Come se davvero avessi paura di voi...
    • L'hai voluto tu...- i quattro uomini le saltarono addosso e lei si preparò a sferrare i suoi micidiali colpi. Per un po' non si capì chi aveva la meglio, in realtà non si capiva più chi combatteva, visto che quasi ogni uomo seduto in quel locale, preso dall'euforia si prendeva a pugni in faccia con il vicino.
    • ...oh, ma quella non è la polizia? Mi sa che qualcuno ha fatto la soffiata...- disse una voce solitaria in mezzo a quel chiasso.
    La baruffa terminò di colpo e ci fu un fuggi fuggi generale dal locale.
    • Per questa volta finisce qui, ma la prossima non te la caverai...!
    • Dove scappate codardi! Venite, non abbiamo finito! Affrontatemi!- gridò lei, appoggiata ad un tavolo, con la bocca sanguinante e un livido ad una guancia.
    • Andiamo...- disse la voce di uno sconosciuto, che riconobbe come quella che aveva dato l'allarme. L'uomo l'afferrò da dietro la spalla e la costrinse a uscire dal locale.
    • Fermo, non voglio andarmene! Devo ancora sistemare quei tizi! Li devo dare una lezione!- si dimenò la donna, ma si lasciò guidare sul retro del locale- Chi diavolo sei!- si staccò bruscamente e lo guardò torva- Non avevo bisogno di nessun aiuto! Non ho bisogno dell'aiuto di nessuno!
    • Lo so- fece lui annuendo con la testa- Solo che non mi sembrava giusto uno scontro tutti contro uno.
    Lei lo guardò diffidente. Era un uomo dall'apparenza semplice, capelli castano scuro con striature di grigio. Doveva essere molto più grande di lei. Fisico atletico, nascosto da abiti abbondanti e un mantello da viaggio. Un sorriso gentile, che nascondeva molta tristezza.
    • Che mi attaccassero anche in cento, per me non faceva differenza. Sono una donna e sono forte!- disse con orgoglio.
    • Anche le persone più forti, posso essere molto fragili- gli allungò un fazzoletto. Lei lo prese con malavoglia e si pulì il sangue dalla bocca- E' un brutto livido, ma non intaccherà la tua bellezza.
    • Come se m'importasse!- esclamò offesa- Tutti uguali voi uomini, pensate che le donne siano solo utili per procreare e esibirle come trofei!
    L'uomo si fece scappare una risatina. Lei lo fulminò con lo sguardo.
    • Scusami, non intendevo mancarti di rispetto. E' solo che mi sorprende sentirlo dire con tanta decisione da una dominatrice dell'acqua.
    Lei sussultò, anche se cercò di nasconderlo.
    • Non sono qui per combattere- fece lui tranquillo, mentre si sedeva su un gradino della scalinata- A dire il vero, odio la guerra. Odio tutto quello che la guerra sta causando alle persone...morti, rabbia, dolore, vendetta...- lei lo guardò sorpresa- E quando ti ho vista attaccare quei uomini nel locale, ho capito che anche tu stavi soffrendo. Cerchi di nasconderlo attraverso la rabbia e facendoti male a te stessa. E' triste che tu sia arrivata a questo punto.
    • Parli tanto, per essere un semplice vecchietto- disse lei sedendosi accanto a lui.
    • Ehi, non sembra, ma ho meno anni di quelli che dimostro, sai?- fece lui imbarazzato, ma non arrabbiandosi- Anche se, in parte hai ragione. La guerra ti fa invecchiare velocemente- poi frugò nella sua tasca- Metti questa pomata sul livido, prima che si gonfi- lei osservò il barattolino- Ho passato alcuni anni nelle terre del paese della foglia, e lì ho appreso a prepararmi da solo le medicine per auto-medicarmi- aggiunse ridacchiando- E credimi, ne avevo davvero bisogno, visto che ne consumavo parecchio al giorno.
    • Suppongo che non ho alternativa- lo prese senza tanti complimenti- Mh, è così hai viaggiato un bel po'. Se è così, suppongo che tu lo faccia perché non puoi tornare indietro. Per cosa stai scappando?
    • Potrei chiederti la stessa cosa. Anche se non è difficile intuirlo, nel tuo caso. Una dominatrice dell'acqua con quel temperamento e un odio per gli uomini...
    Lei chinò la testa e rimase in silenzio.
    • Tempo fa, ho fatto una promessa con una mia amica...- disse infine- Dimostrare che le femmine possono combattere, che sono ugualmente bravi come i maschi- si toccò il livido dove si era passata la pomata. Il dolore per fortuna era lieve grazie alla medicazione- Ma ora, sembra che sia io l'unica che combatta per questo obiettivo.
    Seguì un altro momento di silenzio. La sera stava calando e le luci della strada si illuminavano una dietro l'altra.
    • Oh, in tutto in questo trambusto, ho dimenticato di presentarmi. Che mancanza di buone maniere- ridacchiò imbarazzato- Il mio nome è Samuel e il tuo?
    • Io...- lo osservò attentamente.
    L'uomo davanti a lei non sembrava avere cattive intenzioni e non si sentiva minacciata, anzi, sentiva una dolcezza profonda venire da lui, quasi avesse davanti un padre o un fratello maggiore. Una dolcezza che intuiva essere il frutto di tanti anni di sofferenza.
    Normalmente avrebbe fatto retromarcia e lo avrebbe piantato lì senza problemi, non poteva rischiare di stringere amicizia con un uno che avrebbe potuto diventare suo nemico. Ma in quell'occasione sentiva che erano destinati a diventare grandi amici, così come anni fa lo aveva capito incontrandosi con una bambina. Un segno del destino. O forse semplicemente, era così stravolta dal tanto scappare, che il suo cuore chiedeva con un urgenza una spalla amica.
    • Io mi chiamo Livianne- gli allungò la mano- Ma puoi chiamarmi Ivi.
    • Piacere Ivi- gli strinse la mano- Ho come l'impressione che andremo molto d'accordo...


    La donna dai capelli viola si guardò allo specchio. Il suo aspetto non era cambiato molto da quel periodo, a parte qualche cicatrice che nascondeva nei suoi abiti.
    Una volta per lei quelle cicatrici erano segno di vittoria nella guerra, ma ora avevano perso quell'importanza che le dava da ragazzina. Forse perché non aveva motivo di vantarsi del suo talento come dominatrice, neanche di essere stata una spina nel fianco per molti dominatori.
    Era solo un periodo che preferiva dimenticare, rinchiudendolo dentro un cofanetto dentro un cassetto.
    Ma Samuel aveva ragione all'epoca e ancora adesso, lei doveva affrontare il suo passato. Solo in quel momento, sarebbe stata davvero in grado di voltare pagina.
    Credeva che bastasse così, con il dimenticare. Aveva perso ogni emozione nella battaglia, ogni entusiasmo nelle tecniche, ogni significato nel combattere in quella guerra assurda.
    Perché sapeva che, alla fine di tutto ciò, non ci sarebbe stato nessuno ad accoglierla a braccia aperte. Non ci sarebbe più stato il caldo abbraccio di lei, che avrebbe cancellato ogni senso di colpa e il dolore delle perdite. Non ci sarebbe stato nessuno per cui a lei importasse festeggiare.
    Ma ora...
    Aprì l'ultimo cassetto del mobile ed estrasse un cofanetto.
    Le cose erano cambiate...
    Con timore e riluttanza lo aprì. All'interno racchiudeva il suo scheletro dell'armadio. Ciò per cui era scappata in quei anni.
    Ora c'erano delle persone per cui lottare, ancora un'ultima volta.
    Con dolcezza toccò le lettere quasi fossero fragili e la voce si fece commossa.
    • Scusami se ti ho fatta attendere, Kasumi...

    4 commenti:

    Anonimo ha detto...

    OMGOMGOMGOMGOMGOMGOMG O____O
    Ya-chan TU NON PUOI pubblicare il prossimo capitolo fra un mese! Non puoi! Io qui muoio!!!
    Gary: La sua vita non è vuota come la tua -.-
    Ser: Vai via, tu! >.>
    Ok, no, oddio, non so da dove cominciare! Questo capitolo è troppo bello!
    Cominciamo con uno strillo.
    AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!!!!!! ^0^
    Ok, mi sento meglio XD
    No, veramente, mi è piaciuto troppissimo questo capitolo! Cercherò di andare per ordine...

    Evviva il Team Luce che continuerà nella sua missione!!! ^0^ Per un momento temevo davvero che Melody sarebbe andata via O.O E invece no, meno male! ^0^ Forza ragazzi, date tutti insieme un bel calcione al signore del fuoco! Che poi, fra parentesi... Sai che, se l'hai detto, non mi ricordo chi è? O.o Giovanni, immagino...

    George sta per tornare fra i buoni ù___ù Lo so. Ne sono certa. Fra poco lo vediamo mettersi nella strada del Team Luce, magari succederà qualcosa tipo lui che chiede scusa, Misty che anche se dispiaciuta viene convinta da Ash a non dargli retta, poi tipo il Team Magma che attacca, Ash che non può salvare Misty e George che lo fa al posto suo, così Misty (e Ash, riluttante) lo accetta di nuovo nel gruppo ^___^

    Barry! XD L'ho riconosciuto appena ha parlato di multe! XDDD Però uffa, adesso dovranno perdere un sacco di tempo e partecipare al contest dei domini -.-

    E infine... SAMUEL E LIVIANNE!? O.O Cioè... OAK E IVI!?? O.O
    Ok, mi stanno venendo in mente ottocentomila ipotesi sull'ultima scena. E stavo pensando...
    Ma non è che Misty è la figlia di Oak e Ivi!??? O.O E che magari l'hanno data ai genitori di Daisy, Lily e Violet che hanno cambiato nome da Kasumi a Misty!? O.O

    ODDIO, devo sapere!!!!!!!! çoç Esigo delle anticipazioni! TANTE anticipazioni, mi devono saziare per un mese, accidenti!!!!! çoç
    Veramente, quando pubblichi il prossimo capitolo???? ç____ç
    Ok, dai, mi calmo. Scusa la recensione folle, ma lo sai, più una mia recensione è folle più mi è piaciuta la storia XDDD E io la tua L'ADORO FOLLEMENTE!!!!!! ^0^
    E detto questo, ti lascio in pace. BRAVISSIMA, YA-CHAN, SEI IL MIO MITO!!!!!
    Un bacio!
    Ser <3
    P.S. Voglio qualche scena pokéshipposaaaaaaaaaaaaaa çoç

    Yachan ha detto...

    Ciao Ser! Quanto tempo! XD
    Allura... non ho ancora svelato l'identitá del Signore del fuoco. Ma manca poco per saperlo.
    Per quanto riguarda George...sì e no. Diciamo che manca poco per il suo ritorno, questo ormai è chiaro. Ma accadranno diverse cose...
    Barry non poteva mancare, ma ho dovuto attendere prima di farlo ricomparire. Se ti ricordi, era già comparso in un vecchio capitolo.
    Ma tranquilla, il Contest non dilungherà la storia. Era già programmato che qualcosa dovevo tagliare.
    Ahi, ahi, interessante teoria su Ivi e Oak (ma come ci sei arrivata? XD) però sei fuori strada XD
    Se rileggi i cap precedenti, vedrai che Kasumi compare già quando era una ragazza. E Oak aveva già detto che era un vecchio amico di Ivi. Ma anche questo verrà spiegato per bene nei prossimi capitoli.
    Aggiornerò questo venerdì, ma non sarà proprio un capitolo di BBI. Uhm, lo scoprirai...ci ho lavorato un po' e ora posso pubblicarlo. Alla prossima!

    Anonimo ha detto...

    Dunque... ho finito adesso di leggere capitolo e commenti... O___O
    E... io... dovrei... aspettare... un ...MESE???? Yachan, se mai ci sarai a Lucca, perché puoi giurarci che io ci sarò, ti prenderò per il collo! (naah, sto scherzando XP)
    Uhm, la cosa comincia a farsi interessante... certo, qualche scena pokeshipposa non ci sarebbe stata male, ma penso che sia meglio così. Il clima che si deve respirare in questi capitoli non è adatto a scene pucciose. ^__^
    Inoltre, leggendo i commenti... no non mi ricordo di Barry nei vecchi capitoli e no, non mi ricordo neppure di Kasumi. O__O oddio, datemi una botta in testa che magari mi ritorna la memoria... Quando ho letto la teoria di Ser su Oak e Ivi ho detto "naaah, non ci sta..." (però intanto il dubbio si insinuava nella mia mente) e poi ho letto il tuo "interessante teoria, ma come ci sei arrivata?" e la mia faccia era questa: O______________O *oddio non sarà che...*
    Ma poi, fortunatamente, c'è stato "sei fuori strada". GRAZIE SIGNORE! Stava per venirmi un infarto! XDDDD
    Davvero aggiornerai questo venerdì? Ma in che senso non è un capitolo di BBI? Lo so, lo so, non vuoi rovinare la sorpresa *XD*, ma almeno mi puoi dire se è una cosa a parte o se in qualche modo si ricollega a BBI???
    Uhm... direi che non ho più nulla da dire e, se ce l'ho, al momento non me ne ricordo... ho il cervello in pappa e dovrei essere a letto da ore visto che domani inizia la nuova vita studentesca... machissenefrega! Per leggere questo cap ne è valsa la pena! Chissà che, come spesso mi succede quando leggo qualcosa prima di andare a letto, non me lo sogni stanotte! XD
    Ora però sarà meglio che vada... un BACIONE A TUTTE e scusate il ritardo della recensione.
    Riri

    Yachan ha detto...

    A Lucca mi pare che non ci sarò, perché non avremo il banchetto e non mi sono organizzata prima con l'albergo (almeno mi salvo dalla tua furia XD), ma ci sarò sicuramente al Cartoomics.
    Sì, hai ragione, non potevo inserire scene incentrate su Ash e Misty, perchè ne arriveranno molte nei prossimi capitoli.
    Capitolo 31, è dove appare per la prima volta Barry in compagnia di Kenny. Nello stesso capitolo, appare Kasumi nei ricordi di Ivi, ma ancora non avevo svelato il suo nome. Quindi no, Kasumi non è Misty.
    Il capitolo che arriva si ricollega a BBI, ma sarà un capitolo speciale.
    Penso che ci impiegherò meno di un mese per il prossimo capitolo, quindi tranquilla XD Sto solo cercando di capire come impostare le varie scene nei capitoli.
    Buon primo giorno di scuola! Il primo, è quello che dura più a lungo di tutti e che non si scorda mai!